martedì 7 gennaio 2014

Gadget

L'armadio al quale ho messo finalmente mano è il classico refugium peccatorum nel quale chiunque in casa ripone infila ammassa tutte quelle cose che non hanno una collocazione precisa, ma che prima o poi vengono buone. Tanto buone che alcune di loro giacciono indisturbate in quel nascondiglio per anni.
Così, nel fare la cernita, sono emerse graziose scatole di latta o legno, nastri, forbici con le lame sagomate, formine per i lavori in pasta di sale, passamanerie, e magliette. Tante magliette. Quelle promozionali, che spesso le aziende regalano nel corso di eventi o conferenze. E poiché di aziende americane spesso si tratta, sono confezionate in taglie pressoché improponibili per noi, a meno di non utilizzarle come miniabiti o camicie da notte. Quelle che mi arrivano in taglia XL o superiore trovano la loro naturale destinazione da un amico muratore, di stazza possente, che ne apprezza la qualità del cotone.
Le altre restano nell'armadio, pronte per essere indossate come abiti da lavoro, quando è ora di grandi pulizie, di giardinaggio, di lavaggio macchine, di imbiancatura.
Passandole in rassegna, ho scovato le magliette del lancio di Windows 95, 98, Xp. Una di Ibm, quando presentò Os/2 Warp (1994, non so se mi spiego). Le t-shirt di Brother, quando utilizzava Fred Flintstone e gli Antenati per raccontare quanto fossero innovative le sue stampanti, quelle di 3Com, di Palm e ancora quella bellissima di Santa Cruz Operation, con un piccolo alieno verde sprofondato in poltrona.
Molte di queste aziende oggi non ci sono più, acquisite o semplicemente uscite di scena.
E devo dire che mi fa effetto pensare che i loro gadget sono sopravvissuti alla loro storia.

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