martedì 12 febbraio 2013

Ingravescentem Aetatem

Nevica. Ed era ampiamente previsto. 

Succede che il Papa si è dimesso. E per quelli che come me erano fermi a Celestino V, c'è stato subito chi ha ricordato che no, in tutto cinque papi, prima dell'attuale, avevano abbandonato il soglio.
L'ultima volta è stato comunque 600 anni fa, e questo rende l'evento sicuramente eccezionale che lo si guardi da un punto di vista storico, umano o ancora canonico.
Però, ed è questo il delirio cui sto assistendo da questa mattina, chiunque sembra essersi trasformato in vaticanista, esperto di motivazioni palesi e di oscure congiure, sufficientemente competente di questioni ecclesiali per tracciare i primi bilanci del settennato ratzingeriano, adeguatamente addentro nelle questioni vaticane da essere in grado di stabilire a priori il totonomi sul quale confluiranno i voti cardinalizi.
In pole position resta il Papa Nero, come quello dei Pitura Freska, che stuzzica l'immaginario con quel po' di esotismo che in genere si ridesta dopo una visita allo zoo.
Che a certi maestri del pensiero verrebbe da ricordare che non è poi obbligatorio scrivere su Twitter qualunque cosa passi attraverso i loro crani disabitati. Per dire eh.
Comunque stasera la campagna elettorale se ne è stata buona buona in un cantuccio e se va bene tiriamo anche domani. Poi Silvio troverà la nuova boutade per riaccendere i riflettori su di sé, malgrado il Festivàl.
Intanto nevica. Ed era ampiamente previsto.
Ho anche finito il libro della Nothomb.
Le do una seconda chance.

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