lunedì 28 febbraio 2011

La cognizione del dolore

Siccome mi sto togliendo i sassolini dalla scarpa e siccome posso anche prender come scusa che è l'acidità di stomaco che ancora mi fa male, aggiungo l'ultimo carico alla questione della pornografia del dolore. Così mi confermo cuor di pietra una volta per tutte.
Le candele. Le fiaccolate simboliche. Le preghiere al piccolo angelo che non è più tra noi. La corsa al ci-sono-anche-io-e-forse-sono-più-straziato-di-te-perché-mentre-scrivevo-questo-post-sul-blog-o-in-bacheca-piangevo-e-tu-non-sai-nemmeno-quanto. Mi stomacano. Sarà che per indole ho una percezione molto intima e privata del dolore, tendo a interiorizzarlo e a considerare l'interiorizzazione una giusta necessità, da salvaguardare da tutte le pur buone intenzioni. E' la corsa al dolore collettivo che rifuggo. Quel dolore collettivo che non porta conforto a nessuno. Preferisco la muta preghiera, per chi l'ha nel cuore. E la riflessione che cerchi di sondare le radici di quel male che vive nel mondo. Altrimenti è solo un miserevole dolore. Privo anche di misericordia.

6 commenti:

  1. io, che non posso nemmeno prendere come scusa l'acidità di stomaco, a leggere di tutti questi "piccoli angeli" non ho potuto fare a meno di pensare ad una scena di Rabbit Hole, dove, durante una seduta di gruppo, una coppia di genitori che ha peso il figlio dice che è stato il volere di dio, che aveva bisogno di un angelo... E alla Kidman girano i maroni e risponde: "E perchè mai? Se è dio non poteva crearsi un angelo nuovo? Che gli costava, è Dio!"

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  2. ti quoto al "ciento per ciento" ed aggiungo che erano intrise di una buona dose di strumentalizzazione anche le speranze sulla sorte di Yara, manifestate per oltre 50 giorni sui media di "vario tipo".

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  3. Anch'io sono assolutamente d'accordo.
    Lara

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  4. Non sei la sola… urto allo stomaco anche per me! ;)

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  5. @poison, ross, gaia, lara, petrolio: è che davvero sembra che uno voglia per forza dir cattiverie. Però faccio fatica a non vedere come autoreferenziali queste processioni virtuali, ecco.

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