mercoledì 23 dicembre 2009

Vezzoserie

La neve, i cumuli, i paciughi, l'abitare nei bricchi,
lavorare là dove Milano finisce e
si ammorbidisce in qualche ultima cascina,
le previsioni del tempo...
Tutte ottime scuse per concedersi un vezzosissimo acquisto,
giusto alle porte di Natale.
Che nessuno me li avrebbe regalati così, ecco.




lunedì 21 dicembre 2009

Pre.fissi

e.voluzioni
in.voluzioni
ri.voluzioni
de.voluzioni
per dire...

in fondo il White Album è sempre un bell'ascoltare.

venerdì 11 dicembre 2009

Mission[s] Accomplished


Il Bacalao si è consumato, in un rito serale fatto di lunghe conversazioni, lente bevute, gesti ritrovati tra amici che lo son da così tanto tempo da non doversi spiegazioni, mai.
Così come si son consumati i confortanti riti di questi giorni, fatti di alberi, addobbi, pacchettini fruscianti che le ragazze acquistano con quel misto di orgoglio per l'indipendenza del fare e la felicità di chi pregusta la sorpresa negli occhi degli altri.
E anche la toccata e fuga londinese, sveglia antelucana, ritorno di nuovo nel buio, in mezzo quattro ore di bla-bla-bla non stop, si è conclusa con la più classica delle missioni dicembrine:
Il Christmas Pudding di Fortnum.
Verso l'infinito, e oltre!

venerdì 4 dicembre 2009

Bacalao



Se uno decide di ammazzarsi il pontedisantambrogio con una baccalata con gli amici,
deve iniziare con un certo anticipo.
Ad esempio, mettendo a bagno il baccalà qualche giorno prima.
Detto, fatto.

giovedì 3 dicembre 2009

Quantunquemente Comunquemente

Qui ci stiamo avvicinando a gran passi al pontedisantambrogio.
E se qualcuno dice che con la scusa che l'8 è martedì
allora fa ponte come noi perché ci ha le ferie da esaurire,
quel qualcuno gioca sporco.
[Nei miei programmi rientra anche una baccalata con gli amici. Non so se mi spiego.]

Timi.da.mente

Comunque ieri sera ho visto la Doppia Ora. E va bene che sono in ritardo di qualche settimana su tutte le programmazioni, ma i cineforum funzionano così. Altrimenti sarebbero prime visioni e nella città senza più cinema non avrebbero posto dove andare. E in fondo mi piace anche arrivare con l'aria di quella che forse la sa anche lunga (divagazioni di Poison sul derrière di Filippo Timi incluse) e mi piace far collezione di sinossi, che leggo comunque alla fine. Anche dopo qualche settimana, cioè. Dopo che han girovagato tra borse e scrivanie, implorando attenzione.
Comunque, il giochino dei numeri mi ha affascinata. Io che coi numeri ci gioco in continuazione, nemmeno dovessi divinare il destino del mondo, e nemmeno li gioco. Comunque il coup de théâtre non me lo aspettavo e mica mi era venuto in mente che Capotondi l'aveva inserito giusto giusto quando il contatore segnava 01:01, che mica li misuro con il cronometro i film, io. Il finale spiazza, ecco. Ma se fosse andato diversamente (e c'erano almeno un paio di opzioni possibili che mi ero prefigurata) ci sarei rimasta male.
Comunque, giusto per dirla tutta, non è che ci farei una malattia per Timi. Invece, anche se concordo con Piazza che Kim Novak era un'altra cosa, le labbra della Rappoport mi hanno ipnotizzata.

Porte-Bonheur


A volte ci vuole. A volte.